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Meta Ads: Il Retargeting per Incrementare le Conversioni

Il retargeting su Meta Ads (ex Facebook Ads) è una delle strategie più potenti per aumentare le conversioni. In questo articolo, esploreremo cosa significa fare retargeting su Meta, perché è importante per il successo delle campagne pubblicitarie, e come configurarlo in modo strategico per ottenere i migliori risultati.

Cosa Significa Fare Retargeting su Meta Ads?

Il retargeting, o remarketing, è una tecnica pubblicitaria che permette di mostrare annunci a utenti che hanno già interagito con il tuo brand, ma che non hanno completato un’azione desiderata, come un acquisto o una registrazione. Su Meta Ads, il retargeting consente di segmentare gli utenti in base al loro comportamento, creando campagne mirate per coloro che hanno visitato specifiche pagine del tuo sito o che hanno interagito con le tue inserzioni senza però convertire.

Perché il Retargeting è Così Importante?

Il retargeting ti permette di rimanere nella mente del cliente, sfruttando il principio della ripetizione. La maggior parte degli utenti non converte al primo contatto con un brand, ma il retargeting permette di raggiungerli di nuovo, aumentando le probabilità che completino un’azione come un acquisto. Inoltre, il retargeting ti consente di personalizzare i messaggi, rendendo gli annunci più pertinenti e quindi più efficaci.

I principali vantaggi del retargeting su Meta Ads sono:

  • Aumento delle conversioni: gli utenti già interessati hanno maggiori probabilità di completare l’azione.
  • Riduzione del CPA (costo per acquisizione): investendo su un pubblico che ha già mostrato interesse, le conversioni aumentano a costi inferiori.
  • Brand recall migliorata: rimanere visibili aiuta a consolidare il tuo marchio nella mente dell’utente, rendendo più probabile la conversione.

Come Configurare il Retargeting su Meta Ads

1. Crea un Pubblico Personalizzato per il Retargeting

Il primo passo per fare retargeting su Meta Ads è creare un pubblico personalizzato. Ecco come fare:

  1. Accedi a Meta Ads Manager e vai alla sezione “Pubblici”.
  2. Clicca su “Crea un pubblico personalizzato”.
  3. Scegli la fonte del pubblico: puoi selezionare “Sito web” per tracciare gli utenti che hanno visitato il tuo sito oppure “Interazioni su Facebook” per chi ha interagito con le tue ads o con la tua pagina.
  4. Imposta i criteri per creare il tuo pubblico. Per esempio, puoi scegliere di creare un pubblico basato su chi ha visitato una pagina specifica o chi ha aggiunto un prodotto al carrello senza acquistare.

Suggerimento: crea più segmenti per un retargeting avanzato, come “visitatori della pagina prodotto” o “utenti che hanno abbandonato il carrello”.

2. Imposta la Finestra Temporale per il Retargeting

La finestra temporale indica per quanto tempo una persona rimane all’interno del tuo pubblico di retargeting dopo aver compiuto un’azione sul sito o sulla tua pagina. La durata ideale della finestra dipende dal ciclo di vendita e dal prodotto:

  • Ciclo di vendita breve: se vendi prodotti a basso costo e con acquisti impulsivi, una finestra di 7-14 giorni potrebbe essere ideale.
  • Ciclo di vendita lungo: per prodotti costosi o con decisioni di acquisto ponderate, considera una finestra di 30-90 giorni.

Impostare la giusta finestra temporale ti permette di mantenere alta la rilevanza dell’annuncio senza diventare invadente.

3. Personalizza i Messaggi del Retargeting

La chiave del successo del retargeting è la personalizzazione. Gli annunci di retargeting devono essere rilevanti e ricordare all’utente ciò che lo ha già interessato. Ecco alcuni consigli per creare annunci personalizzati:

  • Annunci per chi ha visitato il sito senza acquistare: mostra un’offerta speciale o evidenzia i benefici del prodotto per spingere l’utente a completare l’acquisto.
  • Annunci per chi ha abbandonato il carrello: ricorda all’utente di completare l’acquisto, magari aggiungendo uno sconto o la spedizione gratuita.
  • Annunci per chi ha interagito con la pagina o i post: mostra contenuti simili o promozioni esclusive per incentivare l’utente a visitare il sito e finalizzare una conversione.

4. Usa Formati Diversi di Annuncio per il Retargeting

Su Meta Ads, puoi utilizzare diversi formati di annuncio per aumentare l’efficacia del retargeting. Ecco alcune idee:

  • Annunci Carosello: ideali per mostrare vari prodotti, offrendo una panoramica di diverse opzioni.
  • Annunci Video: molto efficaci per raccontare la storia del brand e spiegare il valore aggiunto dei prodotti.
  • Annunci Dinamici: Meta Ads permette di creare annunci dinamici che mostrano automaticamente i prodotti specifici che un utente ha visualizzato sul sito, rendendo l’esperienza più personalizzata.

Strategie Avanzate di Retargeting su Meta Ads

Segmentazione del Pubblico per Interessi e Comportamenti

Per massimizzare l’efficacia del retargeting, puoi combinare i pubblici personalizzati con i dati comportamentali e demografici su Meta Ads. Ad esempio, puoi mostrare annunci specifici solo agli utenti che hanno visitato una particolare sezione del sito o che rientrano in un target demografico specifico.

Creazione di Funnel di Retargeting

Costruire un funnel di retargeting significa mostrare annunci progressivi agli utenti in diverse fasi del customer journey. Ad esempio:

  1. Prima fase: mostra annunci generici ai nuovi visitatori per introdurre il brand.
  2. Seconda fase: retargeting per chi ha visitato pagine specifiche (come una pagina prodotto).
  3. Terza fase: retargeting per chi ha abbandonato il carrello, con incentivi per completare l’acquisto.

In questo modo, ogni annuncio è adattato allo stato dell’utente nel percorso di acquisto, aumentando le probabilità di conversione.

Test A/B e Ottimizzazione del Retargeting

Il retargeting, come tutte le campagne su Meta Ads, richiede ottimizzazione continua. Testare diverse varianti ti permette di capire cosa funziona meglio per il tuo pubblico. Alcuni test utili includono:

  • Testare diverse CTA (call-to-action) per capire quale invito all’azione funziona meglio.
  • Testare diversi formati di annuncio (carosello, video, immagini singole) per scoprire quale formato genera più interazioni.
  • Testare diverse offerte o incentivi per identificare l’offerta che spinge più conversioni (sconti, spedizione gratuita, promozioni a tempo limitato).

Misurare le Performance del Retargeting

Dopo aver configurato il retargeting, è fondamentale monitorarne le performance per assicurarsi che stia portando risultati concreti. Meta Ads offre strumenti di analisi avanzati per valutare l’efficacia del retargeting:

  1. ROAS (Return on Ad Spend): misura il ritorno sugli investimenti pubblicitari. Un ROAS elevato indica che le campagne di retargeting stanno generando buoni risultati.
  2. CPA (Costo per Acquisizione): confronta il CPA del retargeting con le campagne generiche. Un CPA più basso nel retargeting è segno di un buon targeting e di messaggi efficaci.
  3. CTR (Click-Through Rate): un CTR elevato nelle campagne di retargeting indica che gli annunci sono rilevanti e ben posizionati.
  4. Conversion Rate (Tasso di Conversione): misura la percentuale di utenti retargetizzati che completano l’azione desiderata. Se il tasso di conversione è alto, significa che il retargeting sta raggiungendo gli utenti giusti con il messaggio giusto.

Best Practice per il Retargeting su Meta Ads

Per ottenere il massimo dai tuoi sforzi di retargeting, ecco alcune best practice da seguire:

  • Mantieni i messaggi freschi: gli utenti non dovrebbero vedere sempre gli stessi annunci. Aggiorna regolarmente i contenuti per mantenere alta la rilevanza e ridurre la saturazione.
  • Limita la frequenza di visualizzazione: evita di sovraesporre il pubblico. Una frequenza troppo alta può risultare fastidiosa; imposta una frequenza ottimale per ogni pubblico.
  • Sfrutta i dati per ottimizzare le campagne: usa i dati di Meta Ads per perfezionare il targeting e migliorare il messaggio in base ai risultati.
  • Usa contenuti personalizzati per ogni fase del funnel: adatta i messaggi in base a dove si trova l’utente nel percorso di acquisto, in modo che ogni annuncio sia pertinente e mirato.

Conclusione

Il retargeting su Meta Ads è una strategia estremamente potente per aumentare le conversioni e massimizzare il ROI delle campagne. Configurare il retargeting in modo strategico ti permette di intercettare gli utenti che hanno già mostrato interesse per il tuo brand, aumentandone le probabilità di conversione. Segmenta il pubblico, personalizza i messaggi e monitora le performance per garantire che il retargeting diventi una componente fondamentale del tuo marketing digitale.

Con una gestione attenta e una costante ottimizzazione, il retargeting su Meta Ads può trasformare il traffico in conversioni e supportare la crescita del tuo business in modo efficace.

Parametri UTM: Cosa sono e come configurarli correttamente per le campagne Meta Ads

I parametri UTM sono uno strumento essenziale per chi desidera tracciare in modo dettagliato l’origine del traffico sul proprio sito web. Se stai usando Meta Ads (ex Facebook Ads) per promuovere i tuoi prodotti o servizi, configurare correttamente i parametri UTM è fondamentale per capire quali campagne e inserzioni portano le conversioni migliori. In questo articolo, vedremo cosa sono i parametri UTM, come configurarli in modo efficace per ogni campagna su Meta Ads e come usarli per distinguere le diverse fonti di traffico e le conversioni.

Cosa sono i Parametri UTM e a cosa servono?

I parametri UTM (Urchin Tracking Module) sono stringhe di testo aggiunte ai link per tracciare le fonti di traffico. Con i parametri UTM puoi conoscere non solo la provenienza del traffico (ad esempio da Facebook, Google o email), ma anche il contenuto specifico che ha generato quella visita. I parametri UTM ti permettono di ottenere dati accurati sulle performance delle campagne e di capire quali fonti di traffico portano le migliori conversioni.

Perché i Parametri UTM sono Importanti per le Campagne Meta Ads?

Senza i parametri UTM, può essere difficile distinguere il traffico proveniente dalle diverse campagne Meta Ads e altre fonti pubblicitarie. Meta Ads permette di monitorare le interazioni sulla piattaforma, ma i parametri UTM offrono dati più approfonditi quando si passa dal social al sito web, consentendoti di:

  • Identificare la fonte esatta del traffico: saprai se il visitatore è arrivato dal feed di notizie, da un’inserzione specifica, o da una campagna promozionale.
  • Misurare l’efficacia delle diverse campagne: grazie agli UTM puoi distinguere le performance delle varie campagne e degli annunci.
  • Ottimizzare il budget: individuando le campagne più efficaci, puoi allocare risorse verso gli annunci che generano maggiori conversioni.

Struttura dei Parametri UTM

Per configurare i parametri UTM, è necessario conoscere i cinque componenti principali. Anche se solo tre sono obbligatori, è consigliabile utilizzarli tutti per avere informazioni più dettagliate.

  1. utm_source (Obbligatorio): indica la piattaforma di provenienza del traffico. Nel caso di Meta Ads, il valore sarà generalmente “facebook” o “instagram”.
  2. utm_medium (Obbligatorio): definisce il mezzo di comunicazione. Può essere impostato come “cpc” (costo per clic) o “social”, per indicare che il traffico proviene da un annuncio a pagamento sui social.
  3. utm_campaign (Obbligatorio): serve per identificare la campagna specifica. È importante creare un nome unico per ogni campagna (es. “promozione_estiva2024” o “black_friday”), così da sapere quale campagna ha generato il traffico.
  4. utm_term (Opzionale): questo parametro è utilizzato per tracciare le parole chiave, utile soprattutto nelle campagne di search marketing. Su Meta Ads può essere omesso, a meno che non si desideri categorizzare ulteriormente.
  5. utm_content (Opzionale): molto utile per test A/B o per distinguere tra diverse creatività all’interno della stessa campagna. Ad esempio, se hai due versioni di annuncio, una con immagine e una con video, puoi utilizzare questo parametro per capire quale formato performa meglio (es. “immagine” o “video”).

Esempio di URL con Parametri UTM per Meta Ads

Supponiamo di avere una campagna promozionale per un prodotto estivo su Meta Ads. L’URL con i parametri UTM configurati potrebbe apparire così:

https://www.tuosito.com/prodotto?utm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=promozione_estiva2024&utm_content=video_annuncio1

In questo modo, quando un utente clicca sull’annuncio e atterra sulla pagina prodotto, Google Analytics registra tutti i dettagli della campagna associati a quel clic.

Come Creare Parametri UTM per le tue Campagne Meta Ads

  1. Definisci la struttura di ogni parametro UTM prima di creare l’annuncio. Questo ti aiuterà a mantenere una coerenza nei nomi e a evitare confusione nei report.
  2. Scegli nomi descrittivi e coerenti per ogni parametro. Ad esempio, se la campagna riguarda uno sconto per il Black Friday, utilizza “black_friday” come nome campagna (utm_campaign=black_friday), per una facile identificazione.
  3. Evita spazi e caratteri speciali nei parametri UTM, sostituendoli con underscore (_) o trattini (-). Ad esempio, usa “promozione_estiva” anziché “Promozione Estiva”, poiché Google Analytics può registrare in modo errato i parametri con spazi.
  4. Strumenti per creare URL con UTM: puoi usare strumenti gratuiti come il Google Campaign URL Builder, che consente di generare URL tracciabili con i parametri UTM. Inserisci l’URL del sito, compila i campi UTM, e lo strumento genererà il link completo per la campagna.

Dove Configurare i Parametri UTM nelle Campagne Meta Ads

Quando imposti una campagna su Meta Ads, puoi aggiungere i parametri UTM direttamente nel campo del link all’interno dell’inserzione. Ecco come farlo passo dopo passo:

  1. Accedi a Meta Ads Manager e inizia a creare la tua campagna.
  2. Nella sezione dedicata all’annuncio, vai al campo “URL di destinazione”.
  3. Aggiungi l’URL completo con i parametri UTM configurati.
    Vedi esempio
  4. Salva e continua con il processo di creazione dell’annuncio.
esempio:
https://www.tuosito.com/prodotto?utm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=promozione_estiva2024&utm_content=video_annuncio1

Configurare i parametri UTM correttamente a livello di URL di destinazione ti permetterà di tracciare i risultati delle tue campagne su Meta Ads con precisione, collegandoli alle statistiche di traffico e conversioni su Google Analytics.

Come Analizzare i Dati UTM per Migliorare le Performance delle Campagne

Una volta che le tue campagne sono attive e i parametri UTM sono stati configurati correttamente, è importante sapere come leggere i dati raccolti. Utilizzando Google Analytics, puoi analizzare le performance di ogni campagna e delle singole inserzioni.

  1. Accedi a Google Analytics e vai alla sezione “Acquisizione > Campagne > Tutte le campagne”. Qui puoi vedere il traffico diviso per utm_campaign, utm_source e utm_medium.
  2. Valuta le conversioni per ogni campagna: attraverso la sezione “Conversioni” di Google Analytics, puoi analizzare quante conversioni ha generato ogni URL con UTM, così da identificare i migliori risultati.
  3. Ottimizza le campagne sulla base dei dati: per esempio, se noti che le campagne con video hanno portato più traffico rispetto a quelle con immagini (tramite utm_content), potrai incrementare l’investimento nelle creatività video per migliorare le performance.

Best Practice per Configurare i Parametri UTM nelle Campagne Meta Ads

Seguire delle best practice ti permetterà di configurare correttamente i parametri UTM e di evitare errori comuni che possono influenzare l’accuratezza dei dati:

  • Mantieni una convenzione di denominazione: utilizza sempre lo stesso formato per i parametri UTM (come “utm_campaign” e “utm_source”) per una lettura facile e coerente dei dati.
  • Verifica i parametri UTM nei report: controlla regolarmente i dati UTM in Google Analytics per assicurarti che i parametri siano configurati correttamente e che non ci siano errori di denominazione.
  • Evita URL troppo lunghi: se l’URL diventa troppo lungo, valuta l’uso di un URL shortener come Bitly, che permette di ridurre la lunghezza dei link senza perdere i parametri UTM.
  • Testa le campagne: prova le campagne in anteprima su Meta Ads, verificando che l’URL con parametri UTM funzioni correttamente. A volte, anche una piccola modifica errata nell’URL può compromettere la raccolta dei dati.

Conclusione

I parametri UTM sono essenziali per chi utilizza Meta Ads e desidera ottenere una visione completa delle performance delle proprie campagne. Configurare correttamente gli UTM ti permette di tracciare l’origine del traffico e il comportamento degli utenti, così da poter ottimizzare gli investimenti pubblicitari. Seguire le best practice e analizzare i dati in modo accurato ti aiuterà a migliorare le strategie di marketing e a ottenere il massimo da ogni campagna su Meta Ads.

Ora che hai compreso cosa sono i parametri UTM e come configurarli per le tue campagne, potrai prendere decisioni più informate, ottimizzando l’esperienza utente e massimizzando i risultati delle tue campagne.

Trucchi psicologici per migliorare il vostro marketing digitale

Non è necessario spendere grandi budget. Usate la psicologia per incrementare il vostro marketing.

Nel 2013, Cadbury’s Dairy Milk, ha lanciato la sua nuova tavoletta a forma arrotondata, questo aveva suscitato l’ira di alcuni consumatori perché più dolce della tavoletta originale(quella rettangolare). Cadbury, in sua difesa ha annunciato che la sua ricetta non è cambiata.

Chi ha ragione? Che differenza c’è tra una tavoletta di cioccolato arrotondata e una rettangolare? Non è solo cioccolato al latte?

La risposta a questo cambiamento di percezione sta nel fatto che la spigolosità viene spesso abbinata all’amarezza, alla carbonazione, alle scaglie di sale e aceto, ecc.

D’altra parte, la rotondità è abbinata alla dolcezza, che si può trovare in una vasta gamma di alimenti, dallo yogurt ai succhi di frutta.

L’angolosità, la carbonazione e l’amarezza potrebbero essere associate perché hanno un legame con il pericolo. Il circuito della paura del nostro cervello si accende quando vediamo oggetti spigolosi, come i coltelli. L’amaro (cibo potenzialmente velenoso) e la carbonatazione (cibo troppo maturo) sono almeno evolutivi.

Al contrario, i consumatori mostrano una risposta a valenza molto più positiva alla dolcezza, semplicemente cambiando la forma della barretta di cioccolato Cadbury.

In un mondo in cui la nostra percezione è continuamente modellata da ciò che ci viene presentato, come fanno gli esperti di branding e pubblicità a distorcere le realtà oggettive?

1. Marketing emozionale

Il nome di una marca è la rappresentazione di un prodotto nella mente del consumatore. Le strategie di marketing che enfatizzano questa rappresentazione mentale fanno leva solo sugli attributi e sulle caratteristiche del prodotto, senza alcun legame con le preferenze di acquisto dei consumatori.

Immaginate di entrare in ferramenta con l’intenzione di acquistare un martello, come fate a scegliere il migliore per voi? Dopo tutto, i martelli esposti offrono funzioni identiche con livelli di durata simili, poiché sono realizzati con gli stessi materiali.

Un marchio che si differenzia meglio dalla concorrenza ha un’influenza maggiore sulla fedeltà dei clienti.

Le rappresentazioni potenti del marchio sono come le personalità. Come esseri umani, siamo attratti da certi tipi di personalità, che si basano sulle emozioni, non sulla razionalità. Potete sfruttare questo effetto per cambiare il modo in cui le persone percepiscono il vostro marchio.

Apple è l’esempio perfetto di un’azienda che sa evocare una risposta emotiva positiva per entrare in contatto con i suoi consumatori e aumentare la fedeltà al brand. Non è un segreto che le strategie di marketing di Apple ruotino attorno allo stile di vita.

La famosa campagna #ShootiPhone con Instagram fa appello alle emozioni dei consumatori e permette loro di essere parte di qualcosa di più grande, perché gli utenti sono in grado di raccontare storie personali attraverso immagini e video.

Questo invito di massa agli utenti abituali di iPhone in tutto il mondo crea una comunità in cui le persone condividono i momenti più cari catturati con i loro iPhone.

Da qui, il risultato:
Accendere conversazioni e coinvolgimenti
Creare contenuti che ispirino, entusiasmino e generino interessi

2. Prova sociale

Adoro fare shopping online. Amazon ed Etsy sono i miei due siti preferiti per sfogliare un catalogo di prodotti offerti a prezzi inferiori rispetto ai negozi al dettaglio.

Con il passaggio ai negozi online, ci allontaniamo sempre di più dall’esperienza fisica. Non possiamo sentire il materiale del prodotto né giustificarne la qualità rispetto al prezzo. Né possiamo determinare l’affidabilità di una persona che offre servizi di freelance online.

È il motivo per cui ci rivolgiamo alle recensioni online per verificare di persona la bontà di un prodotto o di un servizio. La riprova sociale è una delle tattiche più influenti per convincere i clienti.

Le persone amano seguire i comportamenti degli altri. Compriamo nuovi vestiti perché cerchiamo di stare al passo con le ultime tendenze della moda. Investiamo i nostri soldi in una particolare azione perché le persone hanno avuto successo con essa. Ceniamo in un ristorante famoso perché i clienti si entusiasmano online per l’eccezionalità dei loro piatti.

Il marketing del passaparola funziona in modo simile al social proofing per un semplice motivo: adottiamo le convinzioni o imitiamo le azioni delle persone di cui ci fidiamo.
SodaStream ha utilizzato Scarlett Johansson – una donna straordinaria che ha interpretato la Vedova Nera nei film della Marvel – come rappresentante in uno spot.
Poiché le persone associano il prodotto alla persona che lo pubblicizza, i consumatori familiarizzano e si associano alla celebrità.
Questo fa sì che vedano i loro beni come riflessi di se stessi, rendendo i consumatori più propensi ad acquistare prodotti che li facciano sentire parte di un gruppo.
Non è necessario spendere molti soldi per ingaggiare celebrità per le vostre strategie di marketing, soprattutto se siete un piccolo imprenditore. La riprova sociale funziona altrettanto bene con i clienti abituali, come me e voi, che hanno utilizzato un prodotto o un servizio.

Suggerimenti:
Generare contenuti, testimonianze e recensioni basate sugli utenti
Aumentare la diffusione dei vostri prodotti o servizi attraverso plugin sociali o pulsanti di condivisione.

3. Paradosso della scelta

Secondo lo psicologo Barry Schwartz, a volte offrire più scelte può significare ridurre le vendite. Perché? Perché si soffre di “sovraccarico di scelta”, dato che è difficile esaminare ogni singolo prodotto.

Offrire troppi prodotti o servizi ai clienti crea un peso psicologico che può allontanare le persone. Questo perché più scelte significano più tempo e sforzo per capire il valore di ogni offerta.

Questo non significa che dobbiate limitare il vostro marchio a due o tre opzioni. Avere delle scelte significa massimizzare le possibilità di soddisfare le esigenze dei clienti.

Il trucco sta nel fornire una gamma limitata di scelte che riduca l’ansia dei clienti, portando a migliori risultati di marketing.

Sebbene Amazon offra milioni di prodotti, gestisce il problema del sovraccarico di scelta mettendo in evidenza alcuni dei suoi best seller di diverse categorie di prodotti sulla sua homepage, ognuna delle quali ha sette prodotti o meno tra cui scegliere.

Suggerimenti:
Mettere in risalto poche opzioni chiave alla volta
Avere un chiaro invito all’azione per dirigere l’attenzione degli acquirenti (ad esempio, mettendo i prodotti più venduti nella parte anteriore della pagina web).
Non lasciate che i vostri clienti facciano troppo lavoro, ma semplificateglielo.

4. Curiosity Gap

Vi è mai capitato di imbattervi in un articolo che vi incuriosisce con il suo titolo? La forte reazione emotiva quando notate che c’è un divario tra ciò che sapete e ciò che non sapete è ciò che vi spinge a cliccare sull’articolo per soddisfare il vostro bisogno di conoscenza.

Negli ultimi anni, il termine “clickbait” ha fatto il giro del web. In sostanza, il clickbait inganna gli utenti e li spinge a cliccare su una pagina per poi rendersi conto che ciò che era stato promesso di rivelare non è incluso nell’articolo.

Esempi classici di annunci pubblicitari che sono ottimi per convertire i clic sono costituiti da titoli come:

“L’esperto di dieta rivela tutto: è come un lavaggio energetico per le vostre viscere”.
“La stanchezza costante è un segnale di allarme – Scopri la semplice soluzione”.
I click bait sfruttano la teoria del gap di curiosità per alimentare le azioni. Tuttavia, se siete in grado di utilizzare il principio del curiosity gap per offrire ciò che i vostri clienti si aspettano, aumenterete il traffico mirato per il vostro marchio e lo renderete virale.

Buzzfeed è fantastico nel generare titoli potenti sul curiosity gap – sono colpevole di aver sfogliato molti articoli per ore.

Ecco alcuni consigli su come creare titoli creativi e di grande impatto:

Titolo tangibile: [Numero] di motivi per cui la vostra azienda dovrebbe fare un Podcast
Titolo di opinioni impopolari: Ecco perché [opinione impopolare] non ti rende felice
Titolo “Come fare”: Un servizio giornalistico mostra come diventare un campione di contenuti
Risultati:
Siate all’altezza delle aspettative dei vostri clienti
I titoli potenti, se usati correttamente, hanno il potere di attirare l’attenzione dei consumatori sul vostro marchio.
L’uso delle teorie psicologiche è un modo eccellente per potenziare i successi delle vostre strategie di marketing senza spendere grandi budget.

Le teorie comportamentali dei consumatori sono un’ottima risorsa a cui attingere perché hanno studiato l’attività cerebrale dei consumatori e comprendono come le persone prendono le decisioni di acquisto.

Esistono altre teorie psicologiche che possono aiutarvi a mettere a punto la vostra strategia per indirizzare meglio i vostri clienti.

Pensate a come reagireste alla vostra strategia di branding se foste voi i consumatori. Questo aiuta a tagliare i processi inutili e a incorporare una potente spinta nel vostro piano di marketing.